INTERVISTE NEL CASSETTO: TREDICESIMA PUNTATA GIORGIO GIANATTI
Partiamo dall’inizio, ovvero da quando hai cominciato a correre. Premesso che vieni da una famiglia il cui nome viene subito associato all’atletica leggera. Con un padre, uno zio e un fratello che sono stati protagonisti in questo sport a vario titolo, com’è stato il tuo debutto in questo mondo?
Sono cresciuto sentendomi circondato dall’atletica e l’ho subito amata. All’età di 7-8 anni ho iniziato con un approccio giocoso e sereno basato sul divertimento dello stare in gruppo. Successivamente, crescendo, ho iniziato a raccogliere ottimi risultati nel mezzofondo senza grossi allenamenti e ciò mi ha spinto ad affrontare questa disciplina con più impegno giungendo a gareggiare con alta competitività in gare di alto livello.
Un velocista in mezzo alle montagne, come mai?
Successivamente mi sono stancato degli allenamenti preparatori a stagioni da mezzofondista e mi sono lasciato rapire dal fascino delle brevi distanze a cui ben presto mi sono giurato fedele, iniziando una preparazione da velocista. Il cambio di disciplina, all’inizio, poteva sembrare un po’ azzardato e precipitoso, ma fin da subito si notava che la mia stoffa era quella del velocista. In meno di un anno nella categoria ragazzo (secondo anno ragazzo) ero migliorato molto portandomi ad essere già al primo anno allievo un ottimo velocista sugli 80 e 300 m fino a diventare, l’anno successivo, velocista di livello nazionale e atleta convocato dalla Lombardia per disputare il Criterium nazionale, gara destinata alla categoria cadetti, svoltasi a Cles.
3. Guardiamo alla stagione 2011: ti sei qualificato per i campionati italiani allievi ma poi non vi hai partecipato, come mai?
La stagione 2011 mi ha procurato molte soddisfazioni fra cui spicca il record provinciale assoluto (22.72) che mi ha permesso, con grande margine, di abbattere il minimo per i campionati italiani di categoria a cui però ho scelto di non partecipare in quanto non al massimo delle mie condizioni.
4. Il tuo risultato più importante finora ottenuto è sicuramente l’eccellente prestazione sui 200 metri che hai corso in 22″72 (migliorandoti di più di un secondo nel corso dell’anno), che risulta essere il nuovo primato provinciale sulla distanza. Dopo più di 50 anni (ricordiamo i fasti ormai lontani di Giancaterino e Carbonera negli anni ’60) a Sondrio si scopre un velocista di talento. Ci vuoi raccontare la tua gara da record (corsa sulla pista di Mariano Comense il 23 giugno scorso)?
Il 23 giugno 2011, dopo aver corso poco più di una settimana prima un 200 m a Chiuro in un buon tempo di 23.30, ho deciso di partecipare ad una gara aperta a tutte le categorie a partire dagli allievi sulla ben conosciuta pista di Mariano Comense. Ho affrontato la gara con molta tranquillità e sicurezza, nonostante i continui ritardi sull’orario di inizio evento. In base al buon tempo registrato nella gara precedente, sono stato inserito nella seconda batteria comprendente esclusivamente promesse e atleti di livello assoluto. Con un’ottima partenza sono riuscito a guidare la gara fino ad una trentina di metri dal traguardo fermando il cronometraggio su un inatteso 22.72 che mi ha portato ad essere fra i primi atleti di categoria in Italia.
5. 100, 200, salto in lungo e salto in alto. In provincia non hai rivali in nessuna di queste specialità, ma se dovessi scegliere, quale ti è più congeniale?
Per ora preferisco dedicarmi ai 100m, 200m, 400m, ma in futuro penso di specializzarmi soprattutto nei 200m con sguardo sui 400m. I salti per ora li pratico solo per divertimento senza preparazione specifica ottenendo comunque discreti risultati.
6. Come si allena un velocista come te?
Per il momento l’allenamento che seguo è abbastanza leggero, basato soprattutto sulla mobilità, scioltezza e frequenza nel periodo invernale mentre nel periodo outdoor basato soprattutto su ripetute e miglioramenti tecnici con alcuni leggeri esercizi di potenziamento.
7. Stai facendo un pensierino alla stagione indoor o aspetti la primavera per gareggiare?
Probabilmente mi cimenterò in qualche gara indoor, ma senza particolari ambizioni in quanto la preparazione invernale è sempre particolarmente difficile da gestire, dunque il mio sguardo è puntato sulla stagione outdoor.
8. Non solo atletica: quali sono i tuoi interessi?
Ho molti interessi come la musica, la lettura, il teatro, il cinema… e la scuola mi assorbe parecchio.
PRIMATI PERSONALI
60 HS H 60 | Pista | 10.40 | 2008 | Chiuro | |
60 PIANI | Indoor | 7.43 | 2015 | Bergamo | |
60 PIANI | Pista | 8.26 | 2008 | Chiuro | |
80 PIANI | Pista | 9.65 | +1.3 | 2016 | Pavia |
100 METRI | Pista | 11.40 | +0.4 | 2019 | Chiuro |
150 METRI | Pista | 17.48 | +1.1 | 2015 | Cernusco Sul Naviglio |
200 METRI | Pista | 22.72 (nuovo record provinciale assoluto) | +0.6 | 2011 | Mariano Comense |
300 PIANI | Pista | 37.02 | 2015 | Cernusco Sul Naviglio | |
400 METRI | Pista | 51.67 | 2013 | Milano Arena | |
400 METRI | Indoor | 53.41 | 2014 | Genova | |
600 METRI | Pista | 1:48.8 | 2006 | Chiuro | |
1000 METRI | Pista | 3:12.2 | 2007 | Chiuro | |
PESO/SP KG 6.000 | Pista | 9.24 | 2013 | Milano Arena | |
PESO/SP KG 7.260 | Pista | 8.22 | 2015 | Chiuro | |
SALTO IN ALTO/HJ | Pista | 1.55 | 2011 | Chiuro | |
SALTO IN LUNGO/LJ | Pista | 5.96 | +0.1 | 2012 | Chiasso |
SALTO IN LUNGO/LJ | Indoor | 5.60 | 2010 | Castenedolo |
staffetta svedese (nella foto da sinistra: Raffaele Silvani, Giorgio Gianatti, Andrea Zoanni, Dario Maurutto): 4’56”67 (miglior prestazione stagionale 2010 categoria cadetti)
Data intervista: gennaio 2012
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